FIFA 21: tutte le polemiche dopo l’uscita del gioco

Anno nuovo, polemica nuova; si potrebbe utilizzare un’espressione simile per descrivere l’esperienza che la EA affronta annualmente a seguito della pubblicazione di un nuovo titolo di Fifa, di sicuro il videogioco di calcio più amato, giocato e contestato allo stesso tempo. Se la pubblicazione del videogioco in questione viene accompagnata da grandissime aspettative e dalla voglia di cimentarsi in un nuovo modo di interpretare la realtà calcistica virtuale, tantissimi videogiocatori non mancano di sottolineare quali siano tutti i problemi riscontrati all’interno del gioco, dando vita – molto spesso – a vere e proprie comunità informatiche all’interno delle quali esprimere il proprio diniego di fronte ad alcune problematiche identificate. Come nei videogiochi precedenti, anche in Fifa 21 le polemiche sono di due tipi: il rating particolare di alcuni giocatori e, soprattutto, l’eterna e annosa questione del momentum/script. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito. 

 

La polemica sul momentum di Fifa 21

Può capitare, durante un match di calcio, di dominare interamente una partita pur non portando a casa una vittoria? Assolutamente sì, e Fifa – che porta con sè l’obiettivo di replicare il realismo in simulazione – cerca di inserire questa stessa variabile anche all’interno del gioco, rendendo alcune partite “stregate” o più difficili in termini di finalizzazione e vittoria. Mossa che, da sempre, non è piaciuta a videogiocatori che hanno subito sconfitte dopo partite dominate, gol casuali dopo decine di azioni costruite, gol su calcio d’inizio o al quarto minuto di recupero (se lo stesso era di 2).

 

Fifa, come al solito, ha cercato di contestualizzare la realtà in questione, spiegando quanto segue: “Come spiegato più volte, non c’è nessun ‘script’, ‘momentum’ o ‘handicap’ nel gioco. Cerchiamo di fare chiarezza. Abbiamo costruito un simulatore di calcio implementando diversi concetti. Questi includono un sistema di errore ed un sistema di fisica che porta autenticità al gioco.” 

 

E ancora: “Quando si ricreano i dettagli del calcio, sono possibili tutti i risultati del gioco reale. Ogni anno cerchiamo di ridurre le situazioni del gioco che sembrano casuali e al di fuori del controllo dell’utente, continuando a vedere progressi. Dal punto di vista del design del gameplay, non è assolutamente necessario implementare sistemi per influenzare artificialmente il risultato del gioco, poiché tutto quanto sopra citato crea già un’esperienza simile al calcio per i nostri giocatori. Come spiegato in passato, l’unica volta in cui il nostro gioco regola la difficoltà dell’intelligenza artificiale della CPU (solo offline) è durante la partita di avvio introduttiva che cerca di determinare quale livello di difficoltà offline è più adatto a voi”.

 

Le polemiche sul rating dei calciatori

Non mancano, ovviamente, neanche le polemiche relative al rating dei calciatori all’interno della giocatissima modalità del Fifa Ultimate Team; alcuni giocatori hanno lamentato statistiche o overall particolarmente bassi dopo un’ottima annata, altri statistiche sballate o non conformi alla realtà. Per offrire un esempio emblematico, l’attaccante della Lazio Immobile ha appena 2 punti in meno di velocità rispetto a Gnabry, vero e proprio velocista del Bayern Monaco che ha dimostrato di macinare chilometri grazie alla sua corsa; e che dire di Ibrahimovic che, dopo essere tornato a grandi livelli dopo il suo trasferimento al Milan, ha visto addirittura l’overall abbassarsi? Insomma, che si tratti di polemiche eccessive o smodate, non si può non sottolineare quanto – in alcuni casi – l’atteggiamento della EA sia stato quanto meno discutibile.  

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